«Il Coni vive sul territorio: grazie Cherasco, viva il barolo». Con queste parole il presidente del Comitato olimpico nazionale Gianni Malagò ha accolto, nel pomeriggio di sabato 20 aprile, la dedica delle bottiglie del pregiato cru Mantoetto, vinificato dalla famiglia Fracassi-Ratti-Mentone. Dopo la presentazione, avvenuta nel corso della rassegna “I giardini segreti di Cherasco”, le bottiglie, prodotte con le uve nebbiolo coltivate sulla collina di San Michele, sono state omaggiate, come da abitudine consolidata, alle famiglie dei cheraschesi nati nel 2020.
Nel palmares da agonista Malagò, arrivato ai vertici del Coni nel 2013, vanta tre titoli nel campionato nazionale di Calcio a 5 e la partecipazione, con l’Italia, al primo mondiale della specialità, disputato in Brasile nel 1982. Nella Città delle paci il presidente del Comitato olimpico nazionale è giunto accompagnato dalla manager e dirigente sportiva Evelina Christillin, moglie di Gabriele Galateri di Genola, discendente dell'omonimo casato presente a Cherasco dal Settecento.
Per il secondo anno consecutivo l’etichetta, l’unica menzione di Barolo prodotta nel territorio di Cherasco, è stata intitolata a un personaggio del mondo sportivo: nel 2023 fu la sciatrice borgarina Marta Bassino la dedicataria delle bottiglie.
Cherasco, 22 aprile 2024