1522

Descrizione

Sensi di colpa e inadeguatezza, limitazioni alla vita sociale, umiliazioni e derisioni: tanti segnali diversi e talvolta sottili che parlano di un solo problema, la violenza di genere. Riconoscerne i segnali, nelle relazioni, è il primo passo verso la richiesta d’aiuto e il ritorno, per le donne, a una vita normale, lontana da uomini violenti e incapaci di amare.

Far conoscere le realtà parte della rete territoriale d’aiuto, l’operato delle forze dell’ordine e le strategie di contrasto era l’obiettivo della serata, organizzata dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Cherasco cultura, mercoledì 29 novembre, nel salone consiliare. All’incontro hanno preso parte l’ispettore superiore della Polizia di Stato Mariella Faraco, responsabile della seconda sezione della Squadra mobile di Cuneo; Giulia Giordano, presidentessa della cooperativa Fiordaliso di Cuneo e coordinatrice dell’equipe antiviolenza e Simone Tedesco, che si occupa del gruppo uomini per la stessa Onlus.

Sono molti i servizi e gli strumenti giudiziari oggi disponibili per le donne che subiscono abusi fisici e psicologici: oltre al numero unico d’emergenza 112, riservato ai casi d’urgenza, componendo il 1522 si può avere la consulenza di operatrici specializzate della Rete nazionale antiviolenza. Testimoni di episodi e conoscenti possono fare la differenza, inviando segnalazioni anonime su situazioni di difficoltà alla Polizia, tramite l’app Youpol.

L’ammonimento indirizzato dal Questore al responsabile delle violenze, è un’altra opzione: può essere richiesto dalla vittima oppure, in caso di violenze domestiche, anche da conoscenti o dalle forze di polizia. È sufficiente una segnalazione, non servono avvocati: le informazioni raccolte vengono usate per invitare il responsabile a mutare comportamento e, in caso di infrazione all’avviso, scatta il procedimento penale d’ufficio con inasprimento della pena per i reati.

L’accoglienza nelle case protette, i percorsi di accompagnamento all’autonomia e al superamento dei traumi patiti dalle vittime sono il necessario completamento della lotta alla violenza di genere. Attiva dal 1987, la cooperativa Fiordaliso gestisce, nel Cuneese, diverse strutture per donne che richiedono assistenza in seguito agli abusi. La onlus mette a disposizione, 24 ore al giorno, un’equipe multidisciplinare per l’inserimento d’emergenza nelle strutture riconosciute dalla Regione, predisponendo progetti di emancipazione. Oltre all’assistenza la cooperativa, parte dal 2008 della rete antiviolenza del Comune di Cuneo, organizza incontri di sensibilizzazione nelle scuole e gruppi d’aiuto per uomini responsabili di condotte violente. Per ottenere informazioni è sufficiente chiamare lo 0171 34.66.06 o scrivere una mail a segreteria@coopsocfiordaliso.it

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